BACA90 Ha inserito questo articolo:
corriere della sera MONDIALI DAL TRAMPOLINO LA PRIMA MEDAGLIA DEGLI AZZURRI A ROMA. ORO ALLA GUO, ARGENTO ALLA HEYMANS
Tania, il bronzo che cancella gli incubi
La Cagnotto terza dopo la paura: «Finalmente batterò anche l' insonnia» Imperfetta «Sentivo una tensione esagerata: era già tanto non svenire. Non vedevo l' ora che tutto finisse, non ho fatto la gara perfetta»
ROMA - La ragazza che porta con la stessa leggerezza costume e abito da sera, ciabatte e tacchi alti, stanotte dormirà come un ghiro. L' insonnia di Tania, che non si addormentava perché contare gli avvitamenti fa l' effetto opposto delle pecore, finiscono qua. Un tuffo (dove l' acqua è più blu) fuori dagli incubi in un caldo pomeriggio romano. Il sole appeso in cielo e Emilie Heymans, accanto a lei, che ringrazia Roma per il clima. «È bello e caldo, sono contenta di essere qua». Noi un po' meno, perché la canadese (da un anno quando si trasferì da Bruxelles dov' era nata) ha deciso da bambina di lasciare la ginnastica per i tuffi e poi, dopo l' Olimpiade, di abbandonare la piattaforma, dove è stata argento. Così precede Tania nella gara delle umane, nel trampolino da tre metri. Guo Jingjing, la diva, al nono oro mondiale, vive in un mondo tutto suo, precluso alle ragazze normali, quelle che possiedono sentimenti contrastanti come emozione, paura, delusione, felicità. Tania porta al collo la prima medaglia dei Mondiali italiani, il suo terzo bronzo dopo quelli di Montreal e Melbourne. «Ora possiamo dirlo, non dormiva la notte». Giorgio Cagnotto rivela l' ansia che ha accompagnato sua figlia fino alla buca del Foro Italico, per la paura di fallire il tuffo preparato dopo Pechino, il tre e mezzo avanti carpiato, il penultimo dei cinque, «un tuffo da uomo». «Non l' ha fatto bene, è stata premiata anche più di quello che valeva. Un mese fa avrei firmato per il bronzo, eravamo preoccupati, abbiamo avuto molti problemi, oltre ai soliti, legati alle difficoltà ad allenarsi, alla cronica mancanza di impianti». Qui dicono ancora la verità, nient' altro che la verità. «Ora Tania è cresciuta e sa che ci sono persone che danno ma pretendono qualcosa in cambio». L' aumento degli sponsor eleva il livello della pressione. Ma neppure per tutto l' oro del mondo Tania cambierebbe questo mondo piccolo. «I tuffi hanno dimostrato di poter diventare una disciplina popolare, ma per me è meglio che restino sconosciuti e poveri, così possiamo continuare a fare la nostra vita». Sollievo e rimpianti, medaglie e partite di ping-pong. Ha incrociato le racchette per un match distensivo alla vigilia con Francesco Dell' Uomo, il suo ragazzo che le ha regalato qualche punto, «ma ora voglio la rivincita». Mamma Carmen confessa «di aver perso dieci anni di vita». Tania sa che poteva anche arrivare all' argento, «ma ho avuto paura dall' inizio alla fine, sentivo una tensione esagerata: era già un risultato non svenire. Non vedevo l' ora che tutto finisse, non ho fatto la gara perfetta, potevo fare meglio, ma va bene così». Tifo (quasi) da stadio, tanta gente, molti che resteranno sconosciuti, altri no, come gli amici di Bolzano. «La Chicca, la Vale, la Claudia...». Tania vorrebbe elencarli tutti. «Grazie, non ho mai vissuto un pomeriggio così. Non lo dimenticherò mai». Una vita di rinunce, alla pizza, ai dolci, alla danza, sperando che ora, con i sei mesi sabbatici di disintossicazione che si prenderà, si rifacciano vivi da Ballando sotto le stelle, a cui ha rinunciato un anno fa per avvinghiarsi al tre e mezzo carpiato in avanti. A dieta di leccornie e piroette. Una vita di piscine vissute tra signore con la cuffia della nonna, bambini con i braccioli, maniaci del fitness con il tassametro. «In Italia non esiste un centro federale. Noi ci alleniamo alla piscina di Bolzano, due ore il mattino e due il pomeriggio. Non è che ci cacciano fuori, se sforiamo, ma arriva un addetto e comincia a tirare la corsia per chi fa l' attività normale. Mi è capitato più di una volta di sentire gente che protestava perché non eravamo usciti. Un tale gridava: ridatemi i 5 euro dell' ingresso». La Chicca, la Vale, la Claudia e gli altri srotolano lo striscione. Sopra, una frase di Tania: «I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano». I sogni non si fanno di notte, specialmente se si dorme poco. I sogni si fanno tremando di paura e stringendo i denti. I sogni si riprendono in fondo alla piscina, dove, finalmente, c' è silenzio. Roberto Perrone
avevo cercato di trovare le immagini degli striscioni di roma per tania..ma non ci sono riuscita...ho trovato "sl"questa frase...che a quanto ho capito è una frase che ha "scritto" tania... «I sogni non svaniscono, finché le persone non li abbandonano».