Una squadra in transizione
Guardando tutta la squadra, per la prima volta, mi sembrava quasi di vedere un'altra nazionale da tanto i cambiamenti sono stati consistenti in quest'occasione.
Sembrava una vera e propria fusione tra gli atleti senior che siamo abituati a vedere noi e gli atleti junior prima non presenti a questo tipo di competizioni.
Non vedere il sincro Nicola-Tommaso (ci era già capitato a Budapest ma questa volta l'infortunato era Tommaso)...non vedere Christopher nel metro o non seguire la gara dalla piattaforma con Valentina Marocchi e Brenda Spaziani...davvero strano come sensazione...
Come avete visto c'erano invece degli atleti alla loro prima esperienza del genere come per esempio Giorgia Barp, che mi è sembrata una ragazza molto umile e desiderosa di migliorare o i giovani piattaformisti. Nell'individuale Mattia Placidi (che gareggiava con un problema al braccio) e Maicol Scuttari sono arrivati in finale, in fondo alla classifica. Gli altri atleti erano sicuramente superiori, quasi tutti con un bel bagaglio di esperienza in più rispetto ai nostri. I coefficienti poi non erano paragonabili, in quanto il programma dei nostri giovani era ancora relativamente "semplice" per competere con gli altri. E hanno anche sottolineato di essersi emozionati per la prima gara importante. Detto questo in molti nello staff azzurro, e anche Bizzotto&Bertone, hanno fatto notare che si sono viste delle cose buone e promettenti per il futuro...i due ragazzi hanno anche aggiunto di voler lavorare moltissimo per progredire con il programma e migliorarsi seguendo i consigli di Giorgio. Anche nel sincro Verzotto-Scuttari ci sono stati due buoni tuffi (la prossima volta dobbiamo fare 6 buoni tuffi :PPP) Peccato non vedere in gara Andrea Chiarabini.
E in piscina, a seguire le gare, c'erano anche altri giovani come Elena Bertocchi e Giovanni Tocci.