SPORT IN PRIMA PERSONA

si si kikka, è tranquillamente considerabile "sport in prima persona"...ma che bello, allenatrice di mini-basket, ma nooo perchè se resisti un mese è un miracolo??? no no secondo me andrà bene, poi se non sbaglio tu studi scienze motorie quindi allenare rientra nel tuo campo ma sono bimbi ragazzini o adulti?

Grazie antonio per il racconto del tuo salto, quindi pure con rincorsa, grande ma quindi c'è un tizio che ti dice quando è il tuo turno, quando devi saltare? pensate se uno è andato su per vedere se riuscirebbe o meno e poi ha paura di tuffarsi, se c'è anche uno che ti dice che devi saltare e magari hai pure la coda di gente dietro ...
bella l'etrata alla cinese sovrappeso (anke se non mi sembri sovrappeso)...in ogni modo dev'essere ancora più dificile di un entrata alla cinese "normale"

il gruppo ke alleno va dai 4 agli 8 anni! e io decisi ke avrei fatto scienze motorie (ISEF all'epoca) qando avevo 4anni, xkè volevo diventare istruttore di nuoto...non sapendo ke crescendo sarei diventata una persona ke odia le responsabilità, soprattuto qelle ke riguardano altre persone, in pratica la persona meno adatta ad insegnare...diciamo ke, adesso ke devo avere la mente occupata, forse questo è il modo migliore x farlo e x affrontare un po le mie paure!

Io faccio ginnastica artistica da quando avevo 4 anni e da qualche anno insegno ai bimbi!
Poi da settembre ho cominciato a fare anche ritmica (non è mai troppo tardi... o forse sì, ma non importa).
Negli anni ho provato parecchi sport (nuoto, danza, pallavolo, sci, vela, atletica) ma ora mi "limito" alla ginnastica, con qualche nuotatina in piscina ogni tanto e qualche weekend sciistico in inverno.
Anch'io avrei voluto fare scienze motorie, ma poi ho scelto un'altra facoltà (dams) e me ne sono pentita

Anna255, 16/10/2007 1.37:

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Anch'io avrei voluto fare scienze motorie, ma poi ho scelto un'altra facoltà (dams) e me ne sono pentita

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Anch'io sto facendo il Dams, come seconda laurea, a Torino. Tu dove sei? Forse a Bologna che è più vicina a Trieste.
A me che amo il teatro, beh, sembra quasi incredibile che una persona possa fare il Dams e poi pentirsene. In ogni caso ricorda che non è mai troppo tardi: io ho preso una noiosissima laurea in Giurisprudenza, e ora sto facendo quello che davvero amo...

=missparker=, 15/10/2007 16.27:

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non sapendo ke crescendo sarei diventata una persona ke odia le responsabilità, soprattuto qelle ke riguardano altre persone, in pratica la persona meno adatta ad insegnare...diciamo ke, adesso ke devo avere la mente occupata, forse questo è il modo migliore x farlo e x affrontare un po le mie paure!

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Dai che sarà una bellissima esperienza. Non pensare cose tipo "Ne sarò capace o no?", pensa soltanto al modo migliore di trasmettere ciò che sai. Io lo vedo quando insegno recitazione: trasmettere le cose che si sanno non è difficile, se ci si mette il cuore (e se si ha qualcosa da trasmettere! ).
Poi facci sapere come va!

Dopo aver scritto due bei messaggi OT, forse mi conviene parlare anch'io del mio rapporto con lo sport.
Quand'ero piccolo, lo sport che facevo era essenzialmente giocare a pallone sul prato con gli amichetti. Non sorridete, si fa un sacco di sport in questo modo! Giocavo praticamente tutti i giorni per ore, era stupendo!
Poi dai 14 ai 16 anni ho fatto atletica leggera, ma senza impegnarmi veramente: era uno sport troppo spossante, e poi in tutti i lunghi allenamenti in cui combatti solo contro il cronometro, in realtà mi annoiavo.
Così ai 16 anni cambio del tutto genere, e divento arbitro di calcio. Una bellissima esperienza, oltre che una sorta di scuola di vita. È capitato a volte di dover mostrare il cartellino rosso a gente che davvero non sapevo come avrebbe reagito. E il timore di arrivare a casa con le ossa rotte, vi assicuro, a volte è un timore veramente reale.
Ma alla fine dei conti, non mi è mai successo nulla di realmente grave, forse anche grazie alla mia naturale indole da "paciere" (invece c'era un mio collega che una volta sì e una no doveva uscire scortato dalla polizia...).
Ho fatto l'arbitro per 8 anni, nei campionati provinciali e regionali, ma in seguito, quando ho visto che non sarei mai arrivato a livelli nazionali, mi sono stancato e ho mollato.
Poi ho cominciato a fare teatro, che non è sport nel vero senso della parola, anche se vi assicuro che gli attori si muovono un bel po'. Gioco ogni tanto a calcio e ogni tanto vado a fare atletica con mio fratello (che invece è un super-appassionato e va avanti a fare i 100 metri ancora oggi che ha 38 anni, e di tanto in tanto partecipa ai campionati mondiali ed europei over 35).
E questo è tutto.

kikka che bello allenatrice di mini basket lo adoroooo.
Deve essere dura fare l'arbitro però bello

Borgil, 16/10/2007 12.59:

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Anch'io sto facendo il Dams, come seconda laurea, a Torino. Tu dove sei? Forse a Bologna che è più vicina a Trieste.
A me che amo il teatro, beh, sembra quasi incredibile che una persona possa fare il Dams e poi pentirsene. In ogni caso ricorda che non è mai troppo tardi: io ho preso una noiosissima laurea in Giurisprudenza, e ora sto facendo quello che davvero amo...

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No no, proprio a Trieste, il dams c'è anche qui!
Se tu sapessi com'è organizzato (o meglio com'è disorganizzato) non ti stupiresti del fatto che me ne sono pentita!
Vabbè resta il fatto che il teatro mi piace, ma non è la mia passione, che di fatto è la ginnastica!! Intanto in qualche modo finirò la triennale e poi vedremo...

Ok O.T. chiuso!


Missparker, vedrai che sarà una bella esperienza: insegnerai ai bimbi un sacco di cose e ne imparerai molte anche tu da loro!

kikka dopo l'ultimo post che hai scritto sono ancora più convinta che tu abbia fatto un'ottima scelta. Sicuramente hai tanto da insegnare e non solo dal punto di vista tecnico ma anche da quello della sportività e della crescita, importantissima per i tuoi piccoli giocatori.
Inoltre stai seguendo un percorso di studi strettamente connesso e in più si tratta di una passione (quella di allenare, dedicarsi allo sport) che hai fin da piccola.
Credo che questo fatto della responsabilità sia solo una mancanza di fiducia, non è affatto vero che sei la persona meno adatta ad insegnare.
Lo sport, la passione per quello che fai e i tuoi piccoli atleti faranno si che la responsabilità non ti pesi affatto ma diventi al contrario motivo di soddisfazione.

Ke bello..quante esperienze interessanti...anche Anna fa l'allenatrice quindi!!! (e l'altra nostra anna, annina, insegna nuoto giusto?) e poi si mi ricordavo Massimo che mi avevi raccontato questa tua lunga attività da arbitro, un modo di vivere lo sport del calcio in maniera "non classica".

Ma quanto siamo sportiviiiiiiii

grazie ragazzi x il sostegno, è importante x me!cmq ho capito ke mi piace insegnare di + ai bimbi + grandicelli (7-8anni) xkè danno più soddisfazione!

Sulla scia del posto di Massimo, racconto anch'io la mia quasi ventennale esperienza sportiva.

Partiamo da molto lontano.... a 6 anni, nel 1988, mio padre mi getta nella mischia della sua palestra di ginnastica artistica, che è stato lo sport di "famiglia" (mio padre tecnico federale di ginnastica artistica, mia madre giudice di ginnastica ritmica, mia sorella Sara grande atleta nell'artistica e mia sorella Irene altrettanto ma nella ritimica). Sembra che sia un buon ginnasta, ma improvvisamente, nel 1992, quando avevo 10 anni, mio padre molla tutto per dissidi con l'ambiente e con il CONI e x me arriva il momento di cambiare decisamente sport.
Lì avviene un piccolo dramma: invece di andare a giocare a calcio come tutti i bambini di questo mondo (in Italia ) mio padre decide che per me sarebbe meglio fare uno sport più nobile ed inviduale: la scelta ricade sul canottaggio, vista la relativa vicinanza degli impianti (circa 5 km).
per 2-3 anni mi disimpegno tra nuoto e canottaggio, poi a 13 anni passo "professionista" a canottaggio. i risultati non tardono ad arrivare e a 14 anni vinco il "festival dei giovani", l'unica prova assimiliabile ad un campionato italiano per gli under 15. L'intensità degli allenamenti è feroce e durante i primi anni del liceo sono costretto ad allenarmi 10 volte a settimana, alzandomi 3 volte la settimana all'alba, allenamento dalle 6 alle 7.30, poi scuola, nuovamente allenamento e quindi homework. chiaramente dopo qualche altro anno impazzisco e a 17 anni, complici gli ultimi risultati deludenti e molte imprensioni societari, mollo tutto.
Per 2 anni mi dedico per divertimento al calcio, facendo il portiere in una juniores a livello provinciale (mitica Pecciolese ), poi a 19 mollo tutto per l'inizio dell'università.
Per 3 anni vado avanti a jogging estivo, poi una pancetta incombente e una forma fisica scadente mi dirottano sul nuoto e sul tennis. Adesso tipicamente alterno nuoto e tennis (da novembre, appena torno in Italia, anche palestra pur di dimagrire ).

Spero di non avervi annoiato troppo... la morale è "fate scegliere ai vostri figli il loro sport, al massimo indirizzateli verso qualcosa ma non imponete loro nulla "... altrimenti poi diventano ingegneri con la panza come me

Bel racconto Antonio e..giusta morale !!!! credo che si debba sempre tentare di indirizzare i bambini verso l'attività sportiva perchè è in tutti i casi importantissima, ma è giusto presentargli una vasta possibilità di scelta...questo perchè gli sport possono essere diversissimi tra loro e i bambini devono poter scegliere senza imposizioni di preferenze sportive da parte dei genitori...e poi allenatori e genitori dovrebbero sempre accorgersi quando è il caso di smettere, quando da un piacere sta diventando un obbligo, da divertimento un dovere e da crescita personale a brutta esperienza.

...tornando al post di Antonio: come diavolo facevi ad allenarti dalle 6 alle 7.30????????? è un orario improponibile per me: quindi ti alzavi tremendamente presto, un'ora e mezzo di sport e poi scuolaaaa...ah e poi compitiii. Allucinante al solo pensiero; certo vale sempre il discorso della passione, se in quel momento ti piaceva ti dava delle soddisfazioni, allora il sacrificio ti sarà pesato meno.

Ma non c'era qualcuno di noi che faceva tiro con l'arco? no? mi sembrava...povero neurone

Voi come gestite la respirazione nel nuoto a Rana? Inspirate ogni volta che il capo esce dall'acqua ed espirate ogni volta che siete immersi?

Io nuoto speso in piscina ma questo stile lo uso poco, magari qualcuno di voi lo conosce bene...

ely anche io faccio piscina ed è impossibile espirare quando sei sott'acqua lo devi fare contemporaneamente all'inspirare almeno io cosi faccio, ma poi tra poco potrai chiedere delucidazioni a tania sicuramente lei ne saprà di più!!!

ely anche io faccio piscina ed è impossibile espirare quando sei sott'acqua lo devi fare contemporaneamente all'inspirare almeno io cosi faccio, ma poi tra poco potrai chiedere delucidazioni a tania sicuramente lei ne saprà di più!!!

ops ho inserito il messaggio due volte. diego per favore puoi toglierne uno e anche questo grazie

Prince82, 19/10/2007 22.13:

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mia sorella Sara grande atleta nell'artistica

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Solo oggi leggo questo tuo post Antonio. Ma... Sara chi? Sarei curioso di sapere il cognome visto che seguo la ginnastica artistica. Se per qualche motivo tu non avessi voglia di scriverlo sul forum, mi puoi sempre mandare un messaggio privato (o meglio ancora, un piccione viaggiatore).

si ely l'inspirazione la si fa qando esci con la testa dall'acqua(braccia e gambe piegate vicino al corpo, pronte x la spinta) e l'espirazione la si fa con il naso, sott'acqua qando si è completamente distesi!
curiosità:all'epoca in cui ho imparato a nuotare m'insegnarono ke la testa doveva andar sott'acqua fino all'altezza della cuffia(in pratica fino alla fronte) adesso invece i nuotatori immergono tutta la testa. ma è anke vero ke la rana è lo stile che ha maggiori interpretazioni e forse qello in cui "l'acquaticità" è la capacità + importante x avere una buona velocità e no solo un buono stile!(forse s'intuisce ke è il mio stile preferito?!)

Sì ragazzi scusatemi tanto, sono fulminata
quando ho scritto questo post per sbaglio ho invertito Espirare e Inspirare.
Si si in genere non ho mai Inspirato sott'acqua
grazie della risposta, in piscina era nata una diatriba e la gente aveva iniziato a sostenere diverse opinoni:

- si Inspira con la testa fuori e si espira con la testa dentro, 1 inspirazione ad ogni sollevamento di capo e 1 espirazione ad ogni ritorno sott'acqua
- si Inspira ed Espira ogni volta contemporaneamente con la testa fuori
- quando la testa esce si alterna 1 volta inspirazione, quella dopo espirazione

Da come ho capito voi siete per la prima scelta giusto? (anche io pensavo fosse corretto così)

Però un'ultima cosa poi non vi rompo più con sta rana:
è sbagliatissimo vero nuotare con il tappanaso? e quindi Inspirare ed Espirare con la bocca al posto del naso...
perchè io spesso cerco di non usarlo ma visto che il cloro mi da moolto fastidio a volte non rieso a farne a meno...

Oggi è stata la mia prima giornata della stagione invernale di Sci di Fondo, inizialmente non volevo andare xchè mi è toccato svegliarmi presto con un freddo allucinante...però meno male che non sono rimasta a dormire! Il fondo mi mancava già un sacco, l'ultima volta che avevo avuto la possibilità di sciare risaliva ancora a Marzo scorso; spero di sciare il più possibile quest'anno