00 13/08/2010 14:28
hauhauah questo è il più bello..:)
da : altoadige
Tania Cagnotto regina d'Europa
"Ora voglio l'oro dai tre metri"
BUDAPEST. «Fatta. Per me questa gara era quasi più importante di quella dai tre metri perché dovevo rompere il ghiaccio. Per convincermi dovevo iniziare la gara con un bel primo tuffo, solo così potevo finirla meglio». Niente lacrime, ma è una Tania Cagnotto sorridente e al settimo cielo quella che si è presentata con l’oro al collo ed omaggio floreale nella mixed zone dell’“ Alfred Hajos Complex” sede delle gare di nuoto e tuffi della trentesima edizione della rassegna del Vecchio Continente.
Lei dedica sempre a qualcuno le sue medaglie, questa volta chi si sentirà onorato ?
«Ai miei amici e tifosi che sono arrivati dall’Italia. C’e ra anche il mio amico Dennis che viene sempre a vedermi. Sono venuti in tanti e mi ha fatto piacere».
Bisogna sottolineare la macchina organizzativa del tifo azzurro guidata dal fan club. Ad ogni salto si alzavano in piedi e, con un cartellino, provavano a dare un “suggerimento” ai guidici. I voti oscillavano tra il “9.0” e il “10.0” ma ad un certo punto è spuntato anche un “11.0”. Diversi gli striscioni esposti in tribuna, dal “Fratelli di Tania” al “ConquisTaniamola” fino a “A Ta si nu baba”.
Si aspettava di dominare la gara ?
«Se devo essere sincera è stata una sfida infinita e molto dura sotto l’aspetto psicologico. Siamo sempre state vicine. La Lindberg, considerando che è rientrata dalla maternità, è stata brava».
Quanto vale per lei questa vittoria ?
«Tantissimo, anzi vale doppio. Nell’ultimo anno mi sono accadute cose un po’ particolari. Mi agitavo troppo nelle gare meno importanti come i Campionati italiani. Per me questo era importante, credevo di essermi un po’ bloccata di testa. Nei tuffi la testa conta al 90 % e se non funziona quella il problema è serio».
Lei ci ha detto che aveva timore di qualcosa, lo può rivelare adesso ?

«Ero preoccupata per lo strappo rimediato al quadricipite, ma anche avevo una grande dose d’ansia. Dopo Roma, avendo avuto un po’ di attenzioni in più - sottolinea la Cagnotto - non ero abituata ad avere tanta gente che veniva a tifare per me. Non volevo deludere la gente. Avevo sempre mal di pancia, le gambe mi tremavano. Adesso ho imparato e con questo dovrò convivere. Arrivata qui a Budapest ho sentito un’altra tensione, quella giusta che ci vuole in gara e non quella esagerata dei Mondiali dello scorso anno. Quando sei piccola non pensi a tutte le pressioni, ma adesso per me i tuffi sono un lavoro e ogni successo ti costringe a dare sempre di più».
Come ha fatto a ritrovare gli stimoli ?
«Mi ha aiutato anche uno psicologo, Gabriele Ghirardello - prosegue la finanziera bolzanina -. Mi sono sentita tranquilla, finalmente liberata. Ho ritrovato gli stimoli e la tensione giusta. Ho avuto paura. Non nascondo che mi era balenata anche l’idea di mollare tutto».
Con questo oro si sente appagata ?
«Assolutamente no. Questa gara è servita per rompere il ghiaccio. Adesso sono più tranquilla. Domami (oggi, ndr) mi alleno in sincro, giovedì mi riposo e venerdì tornerò ad allenarmi. L’o biettivo è una medaglia dello stesso colore di quella dal metro».
Sogni nel cassetto ?
«Il sogno resta una medaglia olimpica. Non è facile, ma sto lavorando per quello. Se arriva bene, altrimenti sarò consapevole di aver dato tutto».
(11 agosto 2010)
[Modificato da baca90 13/08/2010 14:29]