00 17/07/2009 13:08
Intervista a Maria: "Sarà un tuffo Mondiale?"
La tuffatrice romana, dopo le Olimpiadi di Pechino e gli Europei di Torino può puntare alla definitiva consacrazione, proprio a Roma.

Roma, 16 lug 2009 - A poche ore dall'inizio dei Mondiali di Roma, Lungotevere incontra la giovane e talentuosa tuffatrice romana Maria Marconi. Con lei abbiamo toccato diversi temi: dagli allenamenti quotidiani al rapporto con Tommaso e Nicola, suoi fratelli "colleghi", passando anche dalla polemica sui costumi tecnologici.

A pochi giorni dall'inizio dei Mondiali di Roma, quali sono le sensazioni che sta vivendo?

Sono davvero emozionata, un Mondiale in casa non capita tutti i giorni! Oggi ne stavo parlando anche con gli altri ragazzi e quando siamo entrati in piscina avevamo la pelle d'oca...

Tommaso e Nicola, i tuoi fratelli maggiori, le stanno dando qualche consiglio in vista di un appuntamento così importante? Che aria si respira in casa Marconi?

Diciamo che consigli veri e propri non me ne danno prima delle gare, anche perché anche loro devono pensare a prepararsi per questa competizione. Magari mi chiedono come sto, come mi sento, se sono emozionata... In questo momento comunque è Nicola che ha bisogno di maggior supporto. Non è stato benissimo ultimamente ed è un po' stanco, dunque cerchiamo di tirarlo un po' su di morale.

Come è stata la preparazione per questo Mondiale dal punto di vista degli allenamenti?

Mi sono allenata davvero duramente, soprattutto per la gara di un metro [Nelle principali competizioni le gare di trampolino sono a 1 e 3 metri, ndr], perché è una gara un po' particolare, in cui sono ci sono atleti molto competitivi e in cui è necessario fare alcuni movimenti piuttosto delicati. Quindi sono stata molto attenta ai particolari, lavorando sulle piccole cose (che a volte sono le più rognose), esercitandomi veramente molto.

Una giornata tipo?

In questo periodo mi sveglio per le 8,30, alle 9,30 sono già in piscina. Resto lì ad allenarmi fino all'ora di pranzo, dopodiché ci riposiamo fino alle 15.30/16.00... e ritorniamo nuovamente in piscina! Nel tempo libero ci dedichiamo un po' a noi stesse, facciamo shopping, qualche aperitivo... Anche se spesso, soprattutto noi ragazze, restiamo in camera a vedere la tv: abbiamo la passione per i telefilm stile Grey's Anatomy, dunque capita che ci riuniamo tutte per guardare qualche dvd.

Com'è nata la passione per questa disciplina?

Avevo circa sei anni, facevo mille sport tutti insieme (tra cui tennis, ginnastica, nuoto...), ma nessuno di questi riusciva ad appassionarmi veramente. Ricordo che ne parlai con mia madre, che mi disse "Beh, allora prova a fare lo sport che fanno i tuoi fratelli...", loro era già un po' che lo facevano. Vedevo che tornavano sempre a casa contenti, dunque decisi di provare... e alla fine mi sono divertita parecchio! Andando avanti con gli allenamenti, si accorsero che ero molto portata per i tuffi, dunque mi consigliarono di andare spesso in piscina. Iniziai ad andarci tutti i giorni e ora... eccoci qui!

Recentemente c'è stata una polemica riguardante i costumi, si è detto che alcuni modelli (tra cui quello che indosserà la squadra italiana ai mondiali) favoriscano troppo gli atleti. Che idea si è fatta di questa storia?

In realtà noi dei tuffi non siamo stati molto toccati da questa vicenda, in quanto indossiamo dei costumi normali, semplici. Certo, quando è uscita questa storia siamo rimasti un po' interdetti, così come quando uscì il fatto del doping... è troppo, così non è più sport. Si va a puntare più sulle cose ingegnose per vincere anziché contare su sé stessi, così non va bene. C'è troppa esasperazione probabilmente, si vanno più a guardare queste cose rispetto al fatto che un atleta può essere o meno un buon nuotatore. Non è bello sentire queste cose in giro, perché non fanno bene allo sport.

Questi costumi tecnologici possono davvero influire in maniera determinante sull'esito di una gara?

Beh, evidentemente se è successo forse sì, anche se non avendolo provato sulla mia pelle non posso dirlo con certezza. Però vedo che ci sono alcune ragazze del nuoto che perdono parecchio tempo dietro questi costumi (che tra l'altro hanno anche un costo molto elevato), certe passano ore a sistemarselo prima della competizione, quindi non vanno più a pensare alla gara in sé, ma al costume, se va bene o meno per quella determinata gara... secondo me si dovrebbe tornare ai costumi normali che c'erano prima. Comunque sia, ribadisco che un atleta dovrebbe dimostrare il proprio valore facendo vedere quali sono le sue reali capacità, al di là del costume.

Cambiando totalmente argomento: crede alla scaramanzia?... i Mondiali iniziano venerdì 17...

È vero, ma io inizio le gare domenica 19, quindi la cosa non mi tocca! In effetti un tempo ero molto scaramantica, ma adesso sto piano piano iniziando a capire che alla fine non serve a niente. Sono solo pensieri che ci facciamo noi, che magari in quel momento particolare abbiamo bisogno di determinate cose che ci facciano stare bene... comunque sto superando la cosa!

Dopo Roma09 cosa succederà?

Innanzitutto le vacanze! Dopodiché non lo so... me la stanno facendo in molti questa domanda, ma al momento proprio non saprei. Sicuramente ho bisogno di riposare, perché negli ultimi due anni abbiamo spinto davvero tanto, tra Olimpiadi e Mondiali... quindi per un periodo staccherò un po' la spina, poi vedremo!

Grazie mille per averci concesso un po' del tuo tempo, Maria... ma soprattutto in bocca al lupo per tutto!

Andrea Alfano
andreaalfano@lungotevere.net