00 26/07/2009 18:27
Cagnotto, Trampolino di Bronzo - LA STAMPA
ROMA
Tania Cagnotto ha vinto la medaglia di bronzo nei tuffi dal trampolino di 3 metri ai Mondiali di Roma 2009. L’Italia ha conquistato così la prima medaglia nella rassegna iridata.
La Cagnotto ha ottenuto 341,25 punti nella gara dominata dalla cinese Guo Jingjing (388,20) davanti alla canadese Emilie Heymans (346,25).

La 24enne di Bolzano ha esordito in finale ottenendo 67,50 punti, complice un’entrata in acqua non impeccabile, e ha archiviato la prima rotazione con la quinta posizione provvisoria. I 69 punti guadagnati nel secondo round, con qualche fischio ingiustificato nei confronti dei giudici, hanno proiettato la Cagnotto al terzo posto. Già assegnata, invece, la medaglia d’oro: due tuffi sono bastati a Guo Jingjing per fare il vuoto rispetto alla concorrenza.

L’italiana, con il parziale di 66 punti, ha chiuso il terzo turno con la quarta posizione (202,50), ad un soffio dal podio e vicina anche alla piazza d’onore. Con i 69,75 punti assegnati dalla giuria per il quarto tuffo, la Cagnotto è salita al terzo posto prima del rush finale.

L’azzurra non è stata perfetta nell’ultimo tentativo (69,00) ma ha raccolto un bottino sufficiente per respingere l’assalto della cinese He Zi: ha chiuso con 341,25 punti e ha posto fine alla serie di medaglie di legno conquistate dalla spedizione italiana.

«Questa gara mi è costata tantissimo, sono sfinita, ho fatto tanto sforzo ma non ho dubbi che ne sia valsa la pena». È il commento a caldo di Tania Cagnotto, fatto ai microfoni di RaiSport, alla sua gara dal trampolino 3 metri in cui ha conquistato la medaglia di bronzo, primo trofeo azzurro ai Mondiali di Roma 2009.
«Non vedevo l’ora che finisse questa gara - dice ancora la Cagnotto - Grazie al pubblico che mi ha sostenuta moltissimo, ai romani e a tutti coloro che sono venuti da Bolzano. Non avevo mai vissuto una cosa del genere, quando salivo sul trampolino e sentivo quel boato tiravo dei lunghi respiri e andavo il prima possibile. Mi ha fatto un immenso piacere tutto questo tifo, però mi dava anche tanta responsabilità: tutta questa gente era qui per me. A Montreal e Melbourne mi sentivo più tranquilla».

«La canadese è sbucata dal nulla - aggiunge la tuffatrice azzurra - ma seconda o terza alla fine non fa tanta differenza, quindi sono strafelice. L’ultimo tuffo non è stato perfetto, lo so fare meglio, e se ci fossi riuscita probabilmente sarebbe stato argento. Comunque mi sono messa alle spalle una cinese, e questo mi fa onore».

[Ragazzi sto iniziando a raccogliere le intervise o gli articoli che non abbiamo potuto postare qui mentre eravmo al camping a Roma]