00 20/08/2008 00:48
Il rapporto di Amnesty: "Le promesse mancate" :
Ecco un recente rapporto di Amnesty International (che si sta occupando approfonditamente della situazione) sulla questione dei diritti umani.

In un nuovo rapporto diffuso a Hong Kong a dieci giorni dall'inizio delle Olimpiadi di Pechino 2008, Amnesty International ha dichiarato che la Cina è venuta meno alle promesse di migliorare la situazione dei diritti umani, tradendo in questo modo i valori fondamentali dell'Olimpismo.

"Continuando a perseguitare e punire chi parla in favore dei diritti umani, le autorità cinesi hanno perso di vista le promesse fatte sette anni fa, al momento dell'assegnazione dei Giochi" - ha affermato Roseanne Rife, vicedirettrice del Programma Asia e Pacifico di Amnesty International. "Il governo di Pechino sta gettando un'ombra sull'eredità delle Olimpiadi. Chiediamo la liberazione di tutti gli attivisti in carcere, piena libertà d'informazione per la stampa estera e nazionale e ulteriori progressi verso l'eliminazione della pena di morte".

Il rapporto di Amnesty International, "Conto alla rovescia verso le Olimpiadi: le promesse mancate", valuta il comportamento delle autorità cinesi in quattro aree strettamente collegate ai valori fondamentali dell'Olimpismo: la persecuzione degli attivisti per i diritti umani, la detenzione senza processo, la censura e la pena di morte.

In questi ultimi mesi, la situazione dei diritti umani è peggiorata nella maggior parte di queste aree. Nel periodo che ha preceduto i Giochi, le autorità cinesi hanno imprigionato, posto agli arresti domiciliari o allontanato a forza chi avrebbe potuto minacciare l'immagine di "stabilità" e "armonia" che intendono presentare al mondo.

Secondo Amnesty International, gli attivisti e i giornalisti locali che si occupano di diritti umani rischieranno in modo particolare di subire persecuzioni durante lo svolgimento dei Giochi.

L'attivista e scrittore Hu Jia continua a scontare una condanna per "incitamento alla sovversione", per aver scritto articoli e rilasciato interviste alla stampa estera sui diritti umani: ha problemi al fegato, a causa dell'epatite B, ma le autorità impediscono ai suoi familiari di fargli arrivare le medicine necessarie.

Il presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), Jacques Rogge, ha recentemente sostenuto che, grazie alla propria diplomazia silenziosa, il Cio è riuscito a ottenere varie riforme nel campo dei diritti umani, come le nuove norme sulla stampa estera.

"Apprezziamo il fatto che il Cio abbia riconosciuto di avere un ruolo sui diritti umani ma, data la situazione attuale, ci sorprende la sua fiducia nel fatto che la stampa estera potrà riferire liberamente e che non ci sarà censura su Internet" - ha commentato Rife. "Ora ci aspettiamo che il Cio si esprima, quando le autorità cinesi violano i principi olimpici nel loro complesso".

"I leader mondiali che assisteranno ai Giochi dovranno prendere pubblicamente posizione in favore dei diritti umani in Cina e appoggiare l'azione degli attivisti per i diritti umani. Se non lo faranno, manderanno al mondo il messaggio che è accettabile che un governo ospiti i Giochi olimpici in un'atmosfera di repressione e persecuzione".

[Modificato da !ely82! 20/08/2008 00:50]